Roma, la Muraro agli imprenditori: via la Tari a chi produce rifiuti speciali

L’assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Paola Muraro, ripete agli imprenditori che la volontà è «collaborare e trovare una soluzione» perché è realtà che, nei confronti soprattutto degli imprenditori che producono rifiuti speciali, non è stata applicata la legge che li esonera dal pagamento della Tari. Un tesoretto per il Campidoglio — scrive Il Tempo — calcolato in circa 30 milioni di euro, che andrebbero immediatamente a mancare nelle casse capitoline. Da qui una soluzione che potrebbe trovare tutti d’accordo: esonerare dalla tassa chi produce «esclusivamente» rifiuti speciali e applicare degli sconti a chi, invece, questi rifiuti li produce in modo prevalente ma non esclusivo. Per un’impresa sarebbe già tanto. Il calcolo di quanto le tasse oggi gravino sulle spalle degli imprenditori è presto fatto dalla Cna prendendo l’esempio di un’attività tipo: ditta individuale che utilizza un laboratorio artigiano di 350 mq e un negozio per la vendita di 175 mq. Tolti costi per macchinari, stipendi per 4 operai e un dipendente e altre spese, il reddito del titolare della ditta, prima delle imposte deducibili, è di 50mila euro. Dopo, il conto precipita a 15.116: il 71,6% finisce al fisco.

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